domenica 6 novembre 2011

"Bellissima questa legge sugli immigrati, hanno messo delle regole. Regole bellissime: devono imparare bene l'italiano, seguire le regole, rispettare la legge e pagare le tasse. Insomma, tutte quelle cose che gli italiani non vogliono più fare".

martedì 8 settembre 2009

i gommoni intercettati e respinti




DA UNA NOTA SU FACEBOOK di Giovanni Carullo

Le tante Novellara del nostro paese" di Riccardo Iacona -

UN ALTRO MODO DI RACCONTARE L'IMMIGRAZIONE
Molti di noi sono rimasti affascinati dal racconto della trasmissione di Iacona in riferimento alla realta' di Novellara. Diversi messaggi hanno provocatoriamente indicato nel Sindaco di Novellara il candidato ideale per la leadership del PD. Perche' non siamo abituati a sentire parlare di immigrati al di fuori dell'emergenza sicurezza, sempre in riferimento ad episodi di cronaca e di respingimenti. Invece c'e' un'altra realta' che deve essere raccontata e grazie a Riccardo Iacona e alla sua squadra abbiamo potuto "abbeverarci" ad una pagina di sana informazione, alimento sempre piu' raro nel panorama radiotelevisivo di questo paese.

Leggiamo queste parole di Riccardo Iacona a cui siamo grati per la intensa pagina di buona televisione.
E riflettiamo che, se Belusconi dice che non vuole un'Italia multietnica sta solo dicendo che pretende di fermare la storia.
Per il bene di tutti e' invece necessario tutt'altro rispetto alla politica della “faccia feroce” e del “finalmente cattivi”, che oltre ad essere poco efficace nel contenere veramente l’immigrazione clandestina, rischia di creare conflitti incontrollabili al nostro interno.
Giovanni Carullo

""Riccardo Iacona
Le tante Novellara del nostro paese

Ieri mi è arrivata una e-mail di protesta di un telespettatore: mi accusava di aver descritto una Novellara stile “Mulino Bianco”. Poi il pomeriggio sono stato ospite a Fahrenheit, la bellissima trasmissione di Radiotre ed è riuscita fuori, per tutt’altra strada, la stessa argomentazione: “Talmente siamo poco abituati a vedere gli aspetti positivi, le cose buone della presenza degli stranieri in Italia, che quelle scene sembravano finte. Che ne pensa Iacona?” – mi ha chiesto il conduttore. E ho risposto sì, che questo è precisamente il risultato dell’aver schiacciato il dibattito politico sull’immigrazione solo sul terreno militare, dell’aver trasformato la presenza degli stranieri quasi esclusivamente in una questione che riguarda la “sicurezza”: se di stranieri si parla solo e sempre così, i venti minuti di racconto della “normale integrazione” che abbiamo fatto a Novellara ti colpiscono come se fossero scene girate in un altro paese.

Eppure di “Novellara” ce ne sono centinaia in tutta Italia: basta entrare in qualsiasi scuola elementare di una grande città che vede la presenza di stranieri per rendersene conto; bambini stranieri e bambini italiani crescono insieme, arricchendosi l’uno con l’altro; le differenze sembrano improvvisamente annullarsi di fronte ad un processo di integrazione che è veloce e forte come la vita, e nel quale sono proprio i genitori stranieri ad investire di più . L’ho toccato con mano quando sono andato l’anno scorso a Bologna a raccontare le conseguenze della riforma Gelmini sulla scuola del tempo pieno: le mamme e i papà dei bambini stranieri non mancavano ad una riunione, ad un colloquio, ad una inziativa della scuola,un attaccamento anche commovente se pensiamo che spesso sono gli stessi figli ad insegnargli l’italiano che stanno imparando sui banchi delle elementari; gli stranieri hanno capito subito che la scuola è la porta principale per la quale passa l’integrazione e la promozione sociale dei loro figli e i loro figli fanno di tutto per essere all’altezza della scuola e delle aspettative dei genitori.

Ma è la stragrande maggioranza degli stranieri che vivono in Italia ad avere questa forte voglia di integrazione! Del resto come potrebbe essere altrimenti se i loro figli nascono e crescono nel nostro paese? Tutti gli stranieri, poi, aspirano a vivere in Italia con una piena cittadinanza che gli consenta, per esempio, di votare e di partecipare alla vita politica del paese.

Poi ci sono i delinquenti, anche quelli, che riempiono le carceri italiane. Quanto pesa l’una e l’altra considerazione? Sul piatto della bilancia del nostro futuro la quota di piccola e grande criminalità legata alla loro presenza può cancellare la forza straordinaria dell’integrazione , con tutta l’energia che si porta dietro, fatta di persone che lavorano, producono, assimilano il nostro modo di vivere e ci consegnano come un regalo i loro figli, i cittadini del futuro? Io penso di no. Perché la delinquenza si può combattere, se solo si vuole; la voglia di integrazione invece, una volta persa, è molto più difficile ricostruirla.

A Novellara non c’è stato tempo per riflettere: in meno di dieci anni si è passati da duecento stranieri a quasi duemila. Immaginate che rivoluzione in un paese di neanche dodicimila abitanti! Allora si son detti: lavoriamo in modo che tutti abbiano lo stesso accesso ai servizi, che siano trattati da cittadini come tutti gli altri e in cambio chiediamo rispetto delle regole e legalità.

Ha funzionato . Lo leggi negli occhi sorridenti delle ragazze e dei ragazzi che in pochi anni si sentono più italiani che pakistani o indiani. La politica della “faccia feroce”, del “finalmente cattivi”, oltre ad essere poco efficace nel contenere veramente l’immigrazione clandestina, rischia di creare conflitti al nostro interno e di spegnere quei sorrisi. Siamo sicuri che ci conviene?"

http://www.ilmanifesto.it/archivi/commento/anno/2009/mese/09/articolo/1397/


giovedì 14 maggio 2009

Pacchetto sicurezza ok della Camera

UN DISASTRO ANNUNCIATO............

Approvato il maxiemendamento
La Camera dei deputati ha approvato il maxiemendamento al ddl sicurezza in cui sono previste norme sull’immigrazione. Nel testo vengono introdotti il reato di immigrazione clandestina, il divieto di matrimonio per gli irregolari, il trattenimento fino a sei mesi nei centri di identificazione ed espulsione, il permesso a punti e il test di italiano per chi chiede la carta di soggiorno

Ecco le novità del ddl sul fronte immigrazione:

Matrimoni e cittadinanza italiana:
- La cittadinanza italiana si può ottenere per matrimonio e potrà essere richiesta, dopo due anni di residenza nel territorio dello Stato (dopo il matrimonio) o dopo tre anni nel caso in cui il coniuge si trovi all’estero;

- Tempi dimezzati in presenza di figli nati o adottati dalla coppia;
- Verrà introdotto un contributo di 200 euro sulle richieste di cittadinanza;

Niente più matrimoni tra irregolari, infatti, la modifica al Codice Civile prevede l’introduzione dell’obbligo di esibire il permesso di soggiorno per chi vuole contrarre matrimonio.

Ingresso e soggiorno irregolare:
-Con l’introduzione del reato di ingresso e soggiorno irregolare (non punito con il carcere), è’ prevista un’ammenda da 5.000 a 10.000 euro, con la possibilità di rimpatrio senza il rilascio del nulla osta da parte dell’autorità competente.

Favoreggiamento ingresso irregolare
- Inasprite tutte le norme legate al favoreggiamento dell’ingresso irregolare, ma non le sanzioni per quanto concerne gli sfruttatori.

Iscrizione anagrafica:
-Sarà richiesta per l’iscrizione o la variazione della residenza anagrafica, e la verifica da parte del Comune dell’idoneità dell’immobile in cui abitano.
- Per i ricongiungimenti familiari l’idoneità alloggiativa sarà rilasciata esclusivamente dal Comune.

Esibizione del permesso di soggiorno:
Sarà obbligatorio l’esibizione del permesso di soggorno per tutti gli atti di stato civile, (registrazioni di nascita o i riconoscimenti di figli naturali)

Centri di identificazione ed espulsione:
- Viene previsto il proungamento nei Cie fino 180 giorni

Divieto di espulsione e respingimento:
-Cade il diveto di espulsione per i conviventi con parenti italiani di terzo e quarto grado.


Visto d’ingresso per ricongiungimento familiare:
- Dopo 180 giorni dal perfezionamento dalla pratica non sarà più possibile richiedere il visto d’ingresso.

Permesso Ce di lungo periodo:
- Per l’ottenimento della carta di soggiorno è previsto il superamento di un test di lingua italiana.

Reati ostativi all’ingresso:
- Dovranno essere prese in considerazione anche le condanne non definitive.

Traferimento di denaro:
- Gli sportelli di money transfer avranno l’obbligo di fotocopiare il permesso di soggiorno degli stranieri e di conservarne copia per dieci anni e segnalare alle autorità quelli che ne sono privi.

Contributo per rilascio permesso di soggiorno:
- Si dovrà versare un contributo da 80 a 200 euro, per tutte le pratiche relative al rilascio o al rinnovo del permesso di soggiorno.

Cancellazione anagrafica:
- Dopo sei mesi dalla data di scadenza del permesso di soggiorno è prevista la cancellazione anagrafica.

Registro per i senza fissa dimora:
- A cura del Ministero dell’Interno verà gestito un registro per la schedatura dei cosiddetti clochard.

Permesso di soggiorno a punti:
- Obbliga i cittadini stranieri a sottoscrivere un accordo di integrazione con un punteggio che crescerà o diminuirà in base al loro comportamento. I criteri e le modalità verranno stabiliti da un apposito regolamento. Chi esaurisce i punti, perderà il permesso e sarà espulso

mercoledì 13 maggio 2009

Lirica dei Migranti


mercoledì 1 aprile 2009 alle ore 7.43


e’ accecante quel luogo
orfano di verde
di costa accurata geografia pietrosa
impatta il mare
muove con pigro beccheggio tra l’Africa e L’Europa
spianate e scogli
assolate pesanti ancora di miraggi
sedimenti si aggiungono a basalti
risalgono su per la fornace
nascosto imbuto fluente viscera abissale
vorrei su quel monte
il più alto
urlare per quei sordi idioti
che chiudono rinserrano in centri detentivi
uomini

*
questa notte a Lampedusa c'e' silenzio
appena mosso da marosi
che sfiorano i lineamenti densi dei migranti
assopiti da tanto sforzo del mattino
a dichiarare vergogna!
tra le coperte e i corpi abbandonati
materassi a spugna
e coperte di lana grossa militare sintetico calore
sogni muti che si alternano a lamenti
o sgorghi liquidi tra occhi
singhiozzi
e fugaci abbracci
un’aurora sottile leggera fugace luce
rischiara lentamente le labbra asciutte
e mai baciate


*
mi appoggio sullo scalino piu' basso
in attesa
freddo marmo lapide graffite
contemporaneo mosaico visivo
borsoni enormi al mio fianco.
sacche capienti contenitori del desiderio
quel volto scuro
stanco
tagliato
disegno primitivo e ligneo
sbarra occhi alla stanchezza
labbra all'arsura invernale
jeans rovinati dall'usura come pigiama notturno
in quella piccola stanza
gelida ma piena di respiri
bagnati umidi
i piedi toccano la notte
sorrido
desiderando una mano

*

eppure la notte non riscalda
nemmeno con la stufa
canna cordone ombelicale
stretti tra corpi
nodosi ebani africani
che composti in ordine costretto
si abbracciano come virgole d'amanti
lavoratori della terra o delle costruzioni
o dei metalli
il ferro poi la ghisa
con quelle dita
martello e vanga insieme
mattina su per la brina con passi forti
e l’alito caffe’
li vedo in fila
su panche finte e stelle che all’orizzonte
ardono in brillii di latta opaca
stretta di un bicchiere
ritrovato
ma non di vetro

*

ritornano a mangiare pasti svelti
qualche pane con pezzi di formaggio
dell'acqua chiara in bicchieri di fortuna
e’ anche pelle nera che si affaccia
su quel buco basso
che traccia in volto
la stanchezza e l’abbandono
le nuove baraccopoli
come luna park improvvisati
lungo corsi d'acqua bruni
fetori angusti per i canali marci
nelle periferie senza radici e senza fiori
le scuole fredde e gli intonaci umidicci
accolgono risa inconsapevoli
si scorge un cielo terso
abbagliante e limpido
che come sudario candido
avvolge i nuovi uomini
forse senza speranza

*

e' una catena lunga
avambracci gomiti e polsi
stretti come reti da pesca
losanghe a fuso
ancora tremanti dal freddo
qualche lamento grido
a ridosso di pezzi
resine bianche di scafi a punta
rotti dal peso
confusi arti
e vento che sferza le guance
che lacrimando
riempiono il mare
forse una nave
o qualche scialuppa
come terra promessa

pino de stasio




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martedì 12 maggio 2009

L’UE verso nuove norme per le procedure di asilo politico
I diritti dei richiedenti asilo
Il Parlamento UE propone una nuova direttiva con un pacchetto normativo volto a migliorare i dirittti dei richiedenti asilo. Viene rafforzata l’accoglienza dei richiedenti asilo e le loro condizioni, definendo i criteri che debbono essere garantiti per quanto riguarda l'alloggio, il vitto, il vestiario, le cure sanitarie, l'aiuto finanziario, la libertà di movimento e l'accesso al lavoro. La proposta prevede inoltre disposizioni specifiche per la protezione di persone particolarmente vulnerabili, come i minori, i minori non accompagnati, le donne in gravidanza e le vittime di torture e violenze.
Ecco le proposte più importanti:
- revisione della direttiva sull'accoglienza;
- regolamento che migliora il sistema di Dublino sulla gestione delle domande;
- regolamento sul sistema Eurodac;
- sistema informatico di confronto delle impronte digitale;
- la creazione di un ufficio europeo che assista gli Stati membri nella gestione delle domande di asilo;
- il trattenimento dei richiedenti asilo, non deve avere luogo in istituti penitenziari, bensì in centri specializzati;
- Provvedimenti amministrativi dovrebbero intervenire solamente in caso di urgenze ed essere confermati dalla giustizia entro 72 ore. In assenza di decisione, il richiedente dovrebbe essere rilasciato immediatamente;
- vietato il trattenimento di minori non accompagnati;
- le persone vulnerabili, come i minori, le donne in gravidanza e le vittime di torture e violenze “incluse le mutilazioni genitali femminili” dovrebbero ricevere un'attenzione adeguata
- Revisione del regolamento di Dublino" del 2003 che aveva lo scopo di garantire l'accesso alla procedura di domanda di asilo e l'accesso a un suo esame rapido, evitando al contempo le domande multiple depositate da uno stesso richiedenti in diversi paesi UE.
Il Parlamento propone di migliorare la solidarietà tra gli Stati membri con l'introduzione di strumenti obbligatori, come la costituzione di squadre di esperti nazionali che assistano gli Stati membri confrontati a un importante numero di domande di asilo e l'istituzione di un programma di ricollocazione che mira a permettere ai beneficiari della protezione internazionale di essere accolti da uno Stato membro diverso da quello che ha concesso loro l'asilo.
8 Maggio 2009
Fonte/Immigrazione.biz



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I bimbi clandestini che spariscono in Italia, dove vanno?


Italia World, la trasmissione di approfondimento settimanale di Raitalia condotta dal Direttore Piero Badaloni, prende spunto dalle dichiarazioni del Ministro dell’Interno Roberto Maroni. In occasione della presentazione dello status dell’infanzia nel mondo presentato da Unicef Italia, il Ministro ha affermato che vi sono evidenze legate alla possibilità di traffico in Italia di organi prelevati dai minori che giungono in Italia come clandestini. Una denuncia pensate, ad oggi non avvalorata da dati specifici ma solo da riscontri numerici. Da qui il titolo della trasmissione, “Il traffico della vergogna” a cui hanno partecipato molti esperti compreso il Direttore di Unicef Italia.
Dei 31.000 clandestini giunti a Lampedusa nel 2008, 2670 sono minori e, fra questi, 1919 non erano accompagnati da genitori. Dal 2000 al 2008 in Italia sono 8080 i minori clandestini scomparsi.
Molti esprimono perplessità sull’esistenza di prelievo e trapianto di organi in Italia. Servono 50 persone che si occupino di espianto, cliniche particolari – ha detto un chirurgo.
Pensare che 50 persone decidano di collaborare per un atto criminoso di questo tipo è davvero impossibile. Poi si deve pensare al reimpianto, che coinvolge altrettante persone. Il tema del traffico dei minori per trapianti esiste ma in alcuni paesi esteri.
C’è chi va all’estero, nelle zone povere del mondo per fare il trapianto. Chi dall’Italia lo fa deve essere perseguito. Ed è anche semplice riuscire a individuarli.
Quando rientri in Italia dopo un trapianto hai bisogno di cure molto costose per farmaci anti-rigetto. Quando qualcuno acquista questi farmaci dovrebbe presentare la propria cartella clinica, che ogni ospedale del mondo rilascia. I minori clandestini, in Italia, comunque dove finiscono? Perché spariscono? I pareri dei presenti sono piuttosto concordi.
A 18 anni diventano clandestini e quindi possono essere espulsi, molti fuggono prima e si ricongiungono, in Italia, a parenti e amici. A quel punto diventano clandestini a tutti gli effetti. Per il Giudice dei minori Maria Teresa Spagnoletti, dovrebbero essere prese maggiori misure per la protezione dei minori. Molti di loro hanno percorsi di integrazione in Italia – ha detto Spagnoletti -. Fino alla maggiore età frequentano la scuola, si integrano, sono protetti. Ma al compimento del diciottesimo anno siamo costretti a rimpatriarli poiché privi di permesso di soggiorno. Insomma, non c’è una legge di riferimento per il loro specifico caso.
Anche il Senatore Allegroni è d’accordo sul fatto che non risulta in Italia un traffico di organi prelevati su minori. Altro tema è quello della “tracciabilità”.
Arrivando in Italia come minori, tutti coloro che non entrano negli Istituti di accoglienza per minori, scompaiono.

Fonte Chiesa Cattolica 20/02/2009


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