giovedì 5 febbraio 2009

Assistenza sanitaria polispecialistica

10.Assistenza sanitaria polispecialistica con ambulatori medici e centri clinici convenzionati
a.analisi del fenomeno migratorio
Il fenomeno migratorio è antecedente alla comparsa dell’uomo sulla terra , come risulta dai documenti storici della paleontologia. ai nostri giorni, lo scenario migratorio del mondo animale tende, malgrado lo sconvolgimento climatico, a rimanere regolare e costante ; non desterebbe preoccupazione se non per episodi di zoonosi.
L’evoluzione umana, il suo sviluppo demografico, socio-politico, economico e scientifico nel contesto di frenesia migratoria rendono urgente la programmazione dell’immigrazione per rispondere ai criteri della civiltà e della democrazia. l’immigrazione irregolare o clandestina costituisce una piaga ed una sfida per la nostra civiltà mentre l’immigrazione regolare contribuisce allo scambio culturale, allo sviluppo socio-economico , alla pace ed al futuro dell’umanità con il genoma adatto, l’immigrazione irregolare favorisce gli aspetti negativi di cui soffre il mondo e la società italiana odierna.
I cittadini stranieri in Italia avranno presto una rete di sportelli interamente dedicata alla loro salute.
Il ministero della salute ha avviato un confronto con la Regione Lazio, l'Irccs "Istituti Fisioterapici Ospitalieri", l'OMS e le altre Istituzioni competenti per l'istituzione di un "Centro di riferimento nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà".
Il nuovo Centro avrà come principali finalità quella di potenziare le competenze della comunità medica e scientifica italiana a fronte della crescita dei fenomeni migratori che possono rappre sentare un significativo rischio di diffusione di alcune malattie poco frequenti e spesso poco co nosciute in Italia e in Europa, e quella di garantire, su tutto il territorio nazionale, la promozio ne ed equità della salute a milioni di persone straniere che in parte diverranno nuovi cittadini italiani e che sono comunque residenti in Italia.
b-motivi a sostegno
elenchiamo alcuni motivi a sostegno di questo miglioramento:
le previsioni demografiche: il caso italiano nel contesto europeo e mondiale.
un invecchiamento a dimensione mondiale:le previsioni dell’onu.
i mutamenti demografici senza precedenti che sono iniziati nel 19° e nel 20° secolo, e che continueranno anche nel 21° secolo, stanno trasformando l’intera pianeta e, in futuro , coinvolgeranno gli stessi paesi in via di sviluppo .
Le conseguenze profonde e durature causate dall’invecchiamento della popolazione presenteranno opportunità e sfide per tutte le società e rappresentano oggi uno dei principali oggetti di studio ed intervento delle nazioni unite.
L’invecchiamento della popolazione è senza precedenti nella storia dell’umanità: nel 2050, per la prima volta, il numero di anziani nel mondo sarà superiore al numero di giovani ( il peso per centuale sarebbe rispettivamente pari a 20,1% e 21,4%)peraltro, questo mutamento epocale nella proporzione tra giovani e anziani è già cominciato nelle regioni più sviluppate del pianeta dal 1998.
Per almeno i prossimi venticinque anni, si attende che la popolazione anziana cresca ad un ritmo più rapido degli altri gruppi di età.
Nei paesi sviluppati circa 1/5 della popolazione complessiva aveva più di 60 anni già nel 2000 e al 2050 questa percentuale dovrebbe diventare 1/3. al momento attuale , nelle regioni meno sviluppate è anziana soltanto l’8% della popolazione. tale percentuale è dunque destinata a salire fino al 20 % circa della popolazione entro il 2050.
Oggi l’età media della popolazione mondiale è di 26,4 anni. il paese con la popolazione più giovane è l’uganda, con un età media di 15,1 anni, e quello più anziano è il giappone, con 41, 3 anni seguito dall’italia e dalla svizzera con 40,2 anni. nel 2050 si prevede che l’età media del nostro pianeta cresca di una decina d’anni, raggiungendo i 36, 8 anni, mentre la slovenia e la lituania affiancheranno il giappone.
E’ previsto che il tft (tasso di fecondità totale) dei paesi sviluppati diminuisca dagli 1,58 figli per donna nel 1995-2000, al l’1,56 nel 2005-2010 per poi risalire lentamente fino a 1,85 figli per donna nel 2045-2050, sempre al di sotto della soglia della sostituzione, mente nei paesi in via di sviluppo , tale tasso scenderà nel periodo 1995-2050 dal 3,11 al 2,04 dal rapporto onu (world population ageing 1950-2050).
c.Il TU dell’Immigrazione
Il Testo Unico sull’immigrazione disciplina la materia dell’assistenza sanitaria ai cittadini stranieri soggiornanti sul territorio nazionale, identificando tre distinte categorie di beneficiari:
- gli stranieri iscritti al servizio sanitario nazionale;
- gli stranieri non iscritti al servizio sanitario nazionale;
- gli stranieri che entrano in Italia per motivi di cura.
Il Ministero della Sanità con circolare n. 5 del 24 marzo 2000, pubblicata in Gazzetta il 1 giugno 2000, ha fornito le indicazioni utili per la tutela della salute del cittadino straniero seguendo la stessa ripartizione in tre categorie degli stranieri beneficiari dell’assistenza sanitaria:
1) stranieri iscritti al servizio sanitario nazionale (articolo 34 T.U. immigrazione).
L’iscrizione può essere obbligatoria oppure volontaria.
L’iscrizione è obbligatoria per tutti gli stranieri, e per i loro familiari a carico regolarmente soggiornanti (ad esclusione dei familiari a carico di studenti e di stranieri collocati alla pari), titolari di permesso di soggiorno per motivo di:
a) lavoro subordinato o autonomo;
b) iscrizione liste di collocamento;
c) famiglia;
d) asilo politico;
e) asilo umanitario;
f) richiesta di asilo (che non partecipa alla spesa delle prestazioni sanitarie fornite);
g) attesa adozione e affidamento;
h) acquisto di cittadinanza.
I cittadini stranieri iscritti obbligatoriamente al servizio sanitario nazionale hanno parità di diritti e di doveri rispetto ai cittadini italiani riguardo l’obbligo contributivo, l’assistenza sanitaria erogata in Italia dal S.S.N. e la sua validità temporale.
L’iscrizione si effettua presso la ASL di residenza o di dimora (quella indicata sul permesso di soggiorno) e vale fino allo scadere del permesso. Per iscriversi sono sufficienti il permesso di soggiorno, il codice fiscale ed il certificato di residenza (sostituibile, se lo straniero non è residente, con una sua dichiarazione scritta di dimora abituale).
Se uno straniero non ha ancora formalizzato la sua iscrizione, ciò non comporta in alcun modo l’impossibilità a beneficiare dell’assistenza: anzi l’iscrizione sarà fatta d’ufficio. Infatti, l’iscrizione al servizio sanitario nazionale consegue direttamente al rilascio del permesso di soggiorno ed, in tal caso, il diritto all’assistenza sanitaria retroagisce a partire dalla data di ingresso dello straniero in Italia.
Per mantenere l’iscrizione al servizio sanitario nazionale allo scadere del permesso di soggiorno è sufficiente che lo straniero esibisca all’anagrafe sanitaria il cedolino della richiesta di rinnovo rilasciato dalla Questura ovvero il titolo rinnovato.
L’iscrizione cessa in caso di mancato rinnovo, revoca o annullamento del permesso di soggiorno ovvero per espulsione, comunicati alla A.S.L. dalla Questura, salvo che lo straniero esibisca la documentazione comprovante la pendenza di un ricorso gerarchico o giurisdizionale avverso i suddetti provvedimenti.
L’iscrizione volontaria è prevista per gli stranieri, e per i loro familiari a carico (ad esclusione dei familiari a carico di studenti e di stranieri collocati alla pari), regolarmente soggiornanti in Italia che pur non rientrando nell’ipotesi di iscrizione obbligatoria al servizio sanitario nazionale sono, comunque, tenuti a stipulare o una polizza assicurativa privata ovvero ad iscriversi facoltativamente al S.S.N..
L’iscrizione volontaria non è consentita ai cittadini stranieri titolari di permesso di soggiorno di durata inferiore ai tre mesi, ad eccezione degli studenti o delle persone alla pari che possono richiedere l’iscrizione anche per periodi inferiori.
Il Testo unico sull’immigrazione ed il regolamento di attuazione prevedono, per quanto concerne le categorie di stranieri interessate all’iscrizione volontaria, che gli stessi soggetti al momento del ritiro del permesso di soggiorno debbano esibire alla Questura la documentazione attestante l’assolvimento degli obblighi in materia sanitaria.
In tal caso, l’azienda sanitaria locale, dietro presentazione del “cedolino” e della ricevuta di versamento del contributo, procederà ad iscrivere lo straniero, ma, diversamente dall’ipotesi dell’iscrizione obbligatoria, l’efficacia delle prestazioni sanitarie è operante solo a seguito della presentazione alla A.S.L. del permesso di soggiorno.
2) stranieri non iscritti al servizio sanitario nazionale (articolo 35 T.U. immigrazione).
Si deve distinguere tra gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia non tenuti all’iscrizione né obbligatoria né volontaria al S.S.N. e gli stranieri sprovvisti del permesso di soggiorno.
Agli stranieri titolari del permesso di soggiorno sono assicurate le prestazioni ospedaliere urgenti e le prestazioni sanitarie di elezione previo pagamento delle relative tariffe, determinate dalle Regioni e dalle Province autonome.
Agli stranieri sprovvisti di titolo di soggiorno sono riconosciute le seguenti prestazioni sanitarie:
a) cure ambulatoriali ed ospedaliere, urgenti o comunque essenziali, ancorché continuative, per malattia ed infortunio;
b) interventi di medicina preventiva e di prestazioni di cura ad essa correlate (tutela della gravidanza e della maternità, tutela della salute del minore, vaccinazioni, interventi di profilassi, cura e diagnosi delle malattie infettive).
Le prestazioni sono erogate senza oneri per gli stranieri, se privi di risorse economiche, fatte salve le quote di partecipazione alla spesa a parità di condizioni con il cittadino italiano. Lo stato di indigenza può essere attestato con una autodichiarazione presentata all’ente sanitario erogante.
Il cittadino straniero non in regola con le norme del soggiorno deve richiedere alle competenti strutture della ASL il rilascio del codice identificativo “STP”, valido su tutto il territorio nazionale, con durata di sei mesi, scaduti i quali dovrà esserne richiesto il rinnovo alla ASL di effettiva dimora.
L’attestato su cui è riportato il codice deve essere esibito ad ogni richiesta di prestazione ai servizi sanitari della ASL; in caso di smarrimento ne potrà essere richiesto un duplicato presso un qualsiasi presidio della ASL abilitato al rilascio di questo tipo di documento.
L’accesso alle strutture sanitarie non comporta alcun obbligo di segnalazione alle autorità di pubblica sicurezza, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto medico, a parità di condizioni con il cittadino italiano.
Nella parte relativa al trattamento degli stranieri non iscritti al SSN, l’articolo 35, comma 2, del Testo Unico sull’immigrazione precisa che restano salve le norme che disciplinano l’assistenza sanitaria ai cittadini stranieri in Italia in base a trattati ed accordi internazionali di reciprocità sottoscritti dall’Italia. Si tratta di soggetti che hanno diritto all’erogazione in Italia di prestazioni di assistenza sanitaria: i cittadini comunitari, in base ai trattati ed ai regolamenti della Comunità europea, e i cittadini di altri Paesi con i quali l’Italia ha sottoscritto accordi bilaterali o multilaterali in questo senso.
3) stranieri che entrano in Italia per motivo di cura (articolo 36 T.U. immigrazione).
Sono previste tre diverse fattispecie:
a) lo straniero che chiede all’Ambasciata italiana il rilascio di visto di ingresso per motivo di cure mediche. A tal fine lo straniero deve produrre una dichiarazione della struttura sanitaria italiana prescelta che indichi il tipo di cura, la data di inizio e la durata presumibile della cura; un’attestazione dell’avvenuto deposito, a favore della struttura sanitaria prescelta, di una somma a titolo di deposito cauzionale pari al 30% del costo complessivo presumibile delle prestazioni richieste e documentazione comprovante, anche attraverso un garante, la disponibilità di risorse economiche sufficienti per le spese di mantenimento in Italia;
b) lo straniero che venga trasferito per cure in Italia nell’ambito di interventi umanitari;
c) lo straniero che venga trasferito in Italia nell’ambito di programmi di intervento umanitario delle regioni.
Il Ministero dell’Interno con circolare dell’11 luglio 2000 ha emanato le disposizioni di competenza a seguito della pubblicazione in Gazzetta della circolare Ministero della Sanità n. 5/2000.
Nella circolare degli Interni si precisa che nel caso di stranieri che hanno diritto all’iscrizione obbligatoria al Servizio Sanitario Nazionale (rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro subordinato, per iscrizione nelle liste di collocamento, per lavoro autonomo, per motivi familiari, per asilo politico, per motivi umanitari, per richiesta di asilo, per attesa adozione, per affidamento, per acquisto della cittadinanza) non deve essere richiesta la preventiva iscrizione al S.S.N. dal momento che la stessa verrà formalizzata a seguito del rilascio del permesso di soggiorno.
L’assolvimento degli obblighi in materia sanitaria deve essere richiesto solo a coloro che si iscrivono volontariamente al S.S.N., i quali possono chiedere provvisoriamente l’iscrizione sulla base della ricevuta di richiesta del permesso di soggiorno, iscrizione che perfezioneranno a seguito della presentazione alla A.S.L. del permesso di soggiorno.
La circolare prevede, inoltre, che l’iscrizione al S.S.N. sia preclusa agli stranieri in possesso del permesso di soggiorno di durata inferiore a tre mesi, i quali hanno comunque l’obbligo di stipulare apposita polizza assicurativa con un istituto italiano o straniero











11.Costituzione di associazioni di stranieri in Italia
Il Forum delle Nazionalità nasce dall’impegno di assicurare la massima partecipazione allo sviluppo delle problematiche riguardanti l’immigrazione.
Esso costituisce una rilevante iniziativa nell’ambito del Progetto ANIMI nata come un’esigenza del territorio e degli stessi immigrati per avviare una proficua collaborazione tra le varie comunità straniere stesse e tra queste ed il territorio di appartenenza,al fine di evitare il fenomeno di ghettizzazione, spesso divenuto causa di chiusura delle comunità degli immigrati rispetto alla società civile.
    In Italia le condizioni degli immigrati sono complessivamente peggiori che negli altri paesi europei.
* gli immigrati regolarmente residenti sono scarsamente tutelati nei loro diritti garantiti dalle leggi e dalle convenzioni internazionali ed europee.
* non è assicurata la mobilità sociale degli immigrati, il passaggio cioè da un lavoro dipendente ad un altro o al lavoro autonomo o allo studio,
* ci sono difficoltà per il lavoro autonomo: ostacoli per l·iscrizione agli albi professionali, per l’istituzione di cooperative di lavoratori immigrati. 
* l·accesso alla casa non e· consentito in condizioni di parità con gli italiani.
* non esistono forme di valorizzazione e difesa della lingua e cultura d'origine.
* l'associazionismo degli immigrati è discriminato nell·ambito della stessa politica dell'immigrazione. 
* non esiste né a livello nazionale ne' a livello locale una rappresentanza anche consultiva degli immigrati. 
* manca una prospettiva di integrazione effettiva di cittadinanza.
     A differenza di altri paesi europei, non esiste un percorso di accoglienza e di assistenza per i profughi ed i rifugiati. 
L’attività svolta in passato dall’ANIMI in favore della soluzione dei problemi derivanti dalla immigra zione è stata sempre diretta a coinvolgere, sin dagli inizi,i cittadini immigrati della maggior parte delle etnie presenti sul territorio nelle varie decisioni ed iniziative di studio e di ricerca.
Nondimeno appare utile connotare tale impegno con l’istituzione di un apposito Dipartimento che si occupi in maniera più diretta dello studio dei vari problemi derivanti dalla presenza di varie comunità etniche sul territorio al fine di evidenziare alle Istituzioni.
Le finalità che si prefigge l’iniziativa sono,dunque, le seguenti:
promuovere l’integrazione di tutti gli immigrati cercando di contribuire ad eliminare le barriere socio culturali con la società civile;
sviluppare una serie di iniziative di studio e di ricerca sul piano legislativo, seminariale e covegnistico per avviare a soluzione i problemi di integrazione sociale delle varie comunità straniere;
diffondere la conoscenza dei vari problemi degli immigrati presso le Istituzioni nazionali e locali al fine di individuare le possibili soluzioni ;
proporsi come centro di incontro e di aggregazione nel nome dell’interesse comune di tutti gli immigrati assolvendo alla funzione sociale di contribuire concretamente all’inserimento socio-culturale degli stranieri residenti in Italia avvalendosi della collaborazione di una serie di figure professionali italiane e straniere altamente qualificate;
e non solo ….

























E.GLI ALTRI SERVIZI FederImmigra PER GLI STRANIERI
Completano il Progetto alcuni servizi di pubblica utilità erogati dagli Sportelli
a- il Call Center Nazionale
che ha la funzione di coordinare gli interventi sul territorio nazionale per l’assistenza legale e sanitaria degli stranieri, che è composto da 9 int/traduttori nelle principali lingue conosciute, a cui rivolgersi attraverso un NUMERO VERDE all’uopo predisposto
b-InfoUtile
che fornisce informazioni di utilità sociale per anziani, disabili e gli stranieri attraverso un sistema di comunicazione telematica mirata sul territorio nei punti di maggiore fruibilità
Da ultimo va sottolineato come l'attuale composizione degli ORGANISMI dell’Associazione per le qualità personali delle varie personalità che compongono i vari Dipartimenti,unitamente a quelle dei componenti dell’Associazione, dei Coordinatori Regionali e delle Associazioni Partners, accrescono,oltre alla qualificazione e visibilità del Progetto ANIMI,la capacità dell’Asso ciazione di sviluppare la propria attività in campo nazionale ed internazionale ed in ambito istituzionale in favore della tutela dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali dei migranti.
c-ChiamaFacile
che, attraverso un radiolocalizzatore satellitare,consente di chiedere soccorso al Call Center Nazionale ed alla centrale di Telesoccorso del Gruppo MegaItalia Spa, titolare del brevetto.
d- Il Censimento Nazionale delle Associazioni e dei Gruppi che operano in favore dell’Immigrazione
che,atraverso il costante monitoraggio del fenomeno migratorio, analizza le associazioni ed i gruppi che operano in favore dell’immigrazione e che costituisce base primaria per un coordinamento sul territorio delle attività espletate anche ai fini della utilizzazione dei servizi erogati dalla rete degli Sportelli.
e-la Rivista Online “La Voce dei Migranti”
che costituisce l’organo di informazione settimanale dell’A.N.IM.I, edita a cura del Centro Studi delle Migrazioni e di Giuristi,Docenti Universitari ed esperti di diritto dell’immigrazione in Italia ed in Europa ed in collaborazione con le Associazioni nazionali ed internazionali Partners del Progetto ANIMI e dei vari Dipartimenti della Associazione.
f-La Rivista mensile “Mondo Unito”
che costituisce l’organo di informazione mensile(10 numeri) ,edita a cura del Centro Stdi delle Migrazioni ed in collaborazione con le AssoPartners.