lunedì 9 febbraio 2009

L’ESPERIENZA DEGLI SPORTELLI PER L’IMMIGRAZIONE

La legge n. 189/2002 di riforma della disciplina dell’immigrazione, nota come “Legge Bossi-Fini”, prevedeva l’emanazione “entro sei mesi” di un apposito regolamento di attuazione e revisione delle disposizioni contenute nel vecchio regolamento sull’immigrazione, D.P.R. n. 394/1994, con il quale di definissero in particolare le modalità di funzionamento del nuovo Sportello unico per l'immigrazione.
1.Gli Sportelli Unici delle Questure-Prefetture
Gli Sportelli Unici per l’Immigrazione, sono stati,di fatto,avviati dal MinInterno con riferimento alle Direttive dei Ministri dell'Interno e del Lavoro e delle Politiche sociali, emanate,ai sensi dell'art. 24 del D.P.R. n. 334/2004,in data 13 maggio 2005 e alla circolare congiunta nella stessa data, hanno ricevuto alcune indicazioni circa la prima fase operativa di detti organismi, concordate anche con il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali e il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, nonché con il suddetto Ministero.
Sulla rete intranet del Ministero dell'Interno sono stati resi disponibili, per gli operatori, i moduli relativi ai provvedimenti di competenza degli Sportelli che sono stati trasmessi anche via e-mail agli Sportelli.
La modulistica è stata adottata, con le opportune modifiche, anche dagli Uffici competenti a svolgere le funzioni degli Sportelli Unici nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e Bolzano in attesa dell'emanazione delle apposite norme attuative previste dall'art. 30 del D.P.R. 394/99.
Ciò posto,va sottolineato che i procedimenti di competenza dello Sportello Unico per l’Immigra zione,ubicato presso ogni Questura-Prefettura, riguardano:
a. L'assunzione dei lavoratori stranieri.
Presso lo Sportello Unico, possono essere presentate le istanze per:
A. Rilascio nulla osta per l'instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato, a tempo determinato, indeterminato o a carattere stagionale, con un cittadino straniero residente all'estero (art. 30 bis Reg.).
B. Rilascio nulla osta per l'instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato con un cittadino straniero residente all'estero, per le particolari categorie di lavoro previste dall'art.27, comma 1, del T.U. sull'immigrazione, che non rientrano nella programmazione dei flussi d'ingresso (art.40 Reg.).
C. Stipula contratto di soggiorno in caso di datore di lavoro che si sostituisce o si aggiunge al precedente (art.36 bis Reg.).
D. Stipula contratto di soggiorno, relativamente ad un rapporto di lavoro instaurato in vigenza della precedente normativa (art. 8 bis, Reg.).
E. Instaurazione rapporto di lavoro, nel caso di conversione del permesso di soggiorno per studio o di formazione professionale in permesso di soggiorno per lavoro subordinato (art.14, comma 5 e 6 Reg.).
F. Rilascio certificazione attestante i requisiti previsti per lavoro autonomo, nel caso di conversione in permesso di soggiorno per lavoro autonomo del permesso di soggiorno per motivi di studio o di formazione professionale (art. 39, comma 9 Reg.).
G. Rilascio nulla osta al lavoro per i lavoratori subordinati neocomunitari.
b.Ricongiungimento Familiare degli Stranieri
Lo straniero regolarmente soggiornante nel territorio nazionale, titolare di carta di soggiorno o di un permesso di soggiorno, in corso di validità, per lavoro subordinato, per lavoro autonomo, per asilo, per studio o per motivi religiosi, di durata non inferiore ad un anno, può avanzare istanza per il rilascio del nulla osta al ricongiungimento familiare per i seguenti congiunti (art. 6 Reg.):
· coniuge non legalmente separato;
· figli minori a carico (compresi i minori adottati o affidati o sottoposti a tutela);
· figli maggiorenni a carico, qualora non possano, per ragioni oggettive, provvedere al proprio mantenimento a causa del loro stato di salute dal quale deriva invalidità totale;
· genitori a carico, qualora non abbiano altri figli nel paese d'origine o di provenienza ovvero genitori ultrasessantacinquenni qualora gli altri figli non siano in grado di provvedere al loro mantenimento per documentati gravi motivi di salute.
Posto di fronte ai problemi connessi al rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno ed alla scarsità di personale specializzato in lingua,in data 16 Marzo 2007 il Ministero ha stabilito di rafforzare gli Sportelli Unici, stabilizzando chi vi lavora con contratti a tempo e reclutando altre risorse umane con un inter vento che riguar da complessivamente 1250 lavoratori e che dovrebbe garantire un'accelera zione nell'esame delle pratiche, sia sul fronte caldissimo dei flussi d'ingresso che su quello, non meno impor tante, dei ricongiungimenti familiari.
In particolare, il Ministero dell'Interno si è impegnato a "una stabilizzazione dei lavoratori pre cari (per 650 unità) e un reclutamento straordinario (tramite riqualificazione e reclutamento all'esterno) per altre 600 unità".
Parallelamente,è stata disposta la riorganizzazione degli Sportelli Unici, individuandone i responsabili (ad oggi reclutati tra Prefetture o Direzioni Provinciali del Lavoro) insieme agli altri ministeri che vi sono rappresentati.
Inoltre il Governo ha gettato le basi per ulteriori interventi ed ha prorogato "lo stato d'emer genza sull'intero territorio nazionale per proseguire le attività di contrasto all'afflusso in Italia di persone di cittadinanza extracomunitaria", una premessa necessaria per poter assegnare risorse alle varie amministrazione che si occupano di immigrazione con meno vincoli e quindi più velocemente.
2.Gli Sportelli per l’Immigrazione dei Comuni
A fronte delle doglianze avanzate da più parti in relazione al funzionamento degli Sportelli Unici e la effettiva fruibilità dei servizi resi il 23 febbraio 2007 l’ANCI(Associazione dei Comuni Italia ni) ha avviato corsi di aggiornamento per gli operatori degli Sportelli per l’Immigrazione ubicati presso alcuni Comuni italiani per partecipare alla sperimentazione relativa al rilascio e al rinno vo dei permessi di soggiorno già demandata alle Poste ai fini della trasmissione e non già della istruzione delle pratiche svolta dagli Sportelli Unici prefettizi.
In sostanza,il lavoro degli sportelli comunali,che avevano lavorato positivamente da sempre, e gratuitamente, per le pratiche dei migranti e che invece a fine 2006 erano rimasti tagliati fuori dalla sperimentazione dei permessi inviati tramite posta,è stato nuovamente avviato nella direzione indicata ma sempre con riferimento a compiti limitati e di tipo amministrativo.
Il vero problema è costituito dal fatto che, anche se l’entrata in campo degli sportelli pubblici è una grande opportunità per sveltire le pratiche, tutto rischia di venir vanificato dal cattivo funziona mento delle Poste rispetto alle quali ci sono state molte proteste, in particolare della Cgil di Milano.